Shanghai è stata la prima tappa del mio viaggio attraverso la Cina, dove la mia introduzione al paese è stata sia surreale che memorabile. All’arrivo, mi sono ritrovato in un aeroporto quasi deserto, accolto da personale cordiale che ricordava a tutti ad alta voce, “niente foto!” Questo momento ha catturato perfettamente il carattere unico di ciò che mi aspettava.
La città stessa sembrava un vero e proprio gioco di “Tetris”, con torreggianti strutture geometriche che spesso sembravano sfidare la gravità. Ogni edificio, sia moderno che storico, contribuiva allo skyline eclettico di Shanghai, un sorprendente mix di fascino antico e design futuristico. Mentre navigavo nel vasto paesaggio urbano della città, rimanevo colpito dalla sua immensa portata. Nonostante avessi camminato per distanze apparentemente infinite, mi accorgevo di aver coperto solo una piccola area sulla mia mappa.
Il mio tempo a Shanghai mi ha offerto un assaggio di un’antica civiltà e di una società moderna in rapida evoluzione. Le strade della città sono intrise di storia, ma pulsano con l’energia di una nazione in continuo movimento. Un dettaglio particolarmente memorabile è stata la confisca di numerosi accendini, un’esperienza curiosa ma comune per i viaggiatori in Cina. Avendo sentito molte storie su questo paese, ero ansioso di viverlo in prima persona, e presto mi sono reso conto che in Cina, il confine tra leggenda e realtà è davvero sottile, rendendo ogni momento un mix di entrambi.